Nella metà del secolo XVI nel tessuto urbano di Melissa vi erano due chiese maggiori localizzate all' inizio e alla fine dell' abitato, San Giacomo e Santa Maria dell' Assunta

 

 

 

la chiesa di Santa Maria

San Giacomo si poneva in stretta concomitanza con la fortezza maggiore, mentre Santa Maria dell' Assunta dominava la porta da basso. Non conosciamo purtroppo l'anno della fondazione della chiesa di S. Giacomo anche se un epigrafe, incompleta fa riferimento ad un fondazione voluta forse dal conte. Nella chiesa, nel luogo dove era la fonte battesimale si trova il sepolcro di Francesco Campitelli principe di Strongoli e conte di Melissa, assassinato pare nella chiesa stessa per essersi riappropriato dell' antico diritto feudale dello "IUS PRIMAE NOCTIS". La statua a grandezza naturale, forse lo stesso Francesco Campitelli è stata ritrovata in cattive condizioni nella chiesa. La chiesa , restaurata offre inoltre la testimonianza che il "culto di Giacomo" presso le popolazioni calabre si trova presente nella liturgia già dall' antichità.

Chiesa San Giacomo

Egualmente antico il culto di S. Nicola: quest'ultimo appartiene al folto gruppo di santi taumaturghi molto venerati nella Calabria bizantina. S. Nicola vescovo di Mira viene venerato in particolare come protettore dalle violenze politiche e sociali. L'attuale cappella di S. Nicola fu eretta solo nel 1521, ma la presenza di una torre di struttura simile ad una torre d'avvistamento fa pensare che ancor prima che i feudatari costruissero i loro castelli, il luogo sacro al protettore dalle minacce straniere e dalle violenze, dovesse rivestire un ruolo essenziale nella vita della città. Insieme al Vescovo S. Nicola, è la Madonna del Carmine la patrona di Melissa: l'iconografia del carmine è presente in un'altra antica chiesa: Santa Maria dell'Udienza. Questa chiesa, posta al di fuori delle mura di Melissa , fu per lungo tempo luogo di incontro fra le comunità albanesi della zona, così come in altre zone della (ad es. il Pollino) le riunioni periodiche dei gruppi albanesi si tenevano accanto a dei santuari mariani. La chiesa dell'Udienza nell'attuale struttura in alzato, mostra una datazione intorno alla metà del XVIII secolo, come risulta anche dallo stemmadel portale, quello dei pignatelli. La presenza all'interno di motivi iconografici molto antichi come il pavone, rappresentato sull'antico altare intarsiato di cui, nel 1795 un artigiano di Melissa curò la riproduzione, fa supporre una più antica origine del luogo sacro. Tanta ricchezza storica esiste dunque nel nostro paese! Un piano di recupero e di restauro dei beni culturali di Melissa da parte delle autorità competenti ci sembra necessario al fine di costruire tutto ciò che è testimonianza di una lungà civiltà e della storia del nostro paese.


chiesa San Nicola

 

chiesa di San Francesco