Da una indagine condotta di recente da una esperta, Maria Gullì Partenope, emerge che i primi insediamenti nel territorio di Melissa risalgono ad epoche assai remote. Probabilmente intorno

 

 al 1400 epoca in cui i mercanti Micenei effettuarono i primi viaggi ed alcuni di essi vennero ad insediarsi stabilmente dando origine ad una prima colonizzazione del nostro territorio.
Continua Le origini di Melissa sono da ricercare nel mondo Omerico: eroe fondatore di Petilia, Kremissa, Macalla e Chone fu FILOTETTE , nominato nel"Catalogo delle navi" dell' Iliade come condottiero di sette imbarcazioni e come il migliore arciere poiché Eracle, prima di darsi la morte, gli regalò le sue armi sacre, il suo arco e le sue frecce. La fine della guerra contro Ilio venne segnata appunto da una freccia che, scoccata dall' arco sacro dell' eroe, colpì Paride e lavò l'offesa di Menelao. Dopo la caduta della città anche Filotette si mise per mare ed approdò nel paese degli Enotri (come allora era definita la Calabria), fondando numerose città tra cui Màcalla e Chone tra il Perticaro e Lipuda.Secondo la profezia di Cassandra, Filotette trovò la morte combattendo in difesadei coloni aggrediti dagli indigeni, ricevendo sepoltura a Màcalla.



Fin qui è il mito giunto fino a noi attraverso Omero, Licofrone e Apollodoro.Da essi è possibile dedurre che la zona fu sotto l'influenza dei Micenei, interessata non solo dalle loro rotte commerciali, ma anche da una loro colonizzazione. L' origine poi del toponimo Melissa potrebbe risalire ad un ambiente conico di influenza orientale. Melissa è una dea o ninfa legata alla figura ed al simbolo dell' ape. A tale immagine rimanda un antico stemma della città. .A Melissa veniva collegato il culto di Armede e di Apollo (culto sacro in tutta
la zona, come testimonia il culto di Filotette e la presenza del tempio di Apollo Aleo). Legato a rituali di tipo misterioso, il culto veniva officiato in un luogo ricco di caverne e di acque sotterranee. Le sacerdotesse erano dette "Melissai", mentre i sacerdoti, i quali svolgevano un ruolo subalterno erano definiti "fuchi". All' esistenza di antichi rituali magico-sacrali di purificazione si deve probabilmente l'appellativo, rimasto a lungo nella memoria,
che veniva dato agli abitanti di Melissa: essi venivano chiamati "magàri" ossia maghi.